Perciò anche se per taluni, sembra ancora superfluo avere uno spazio nel web, è certamente consigliabile averne uno. Il sito è importante, soprattutto considerando che è praticamente fondamentale avere un e-commerce, ma si è reso ugualmente necessario trovare un modo più diretto di comunicare con i consumatori, attraverso i prodotti. 

Tecnologia, innovazione e sostenibilità sono state al centro della Milano Digital Week  dove sono emersi lo status quo e le potenzialità di processi digitali e i linguaggi standard tra aziende e consumatori sottolineando la possibilità di integrare componenti digitali al tradizionale packaging. Questo per potenziare le strategie di marketing associando il green e tech (ecosostenibile e tecnologico): interazione e dialogo con i consumatori per esperienze di consumo sempre più “contactless” (senza contatto fisico).

Un packaging accattivante e ricco di informazioni amplifica il tone of voice che l’azienda vuole utilizzare trasmettendo al cliente non solo la voglia di acquistare il prodotto ma anche di conoscere chi lo produce e perché si presenta in quel modo. È quindi fondamentale definire e trasmettere l’identità dell’azienda (Brand Identity), ascoltare i bisogni del mercato e cercare partnership culturali con addetti del settore che siano di supporto alla comunicazione con contenuti di qualità, dirompenti, veloci e audaci. È quindi fondamentale avere una strategia per stabilire gli obiettivi 

Sulle etichette va evidenziato il setting del prodotto e dell’azienda:

Qual è la brand identity (identità del marchio) aziendale? A chi si rivolge il prodotto? In che modo il prodotto si differenzia dagli altri? Qual è il Brand Claim? Qual è la value proposition (proposta di valore)?

Il consumatore trova conferma del valore dell’azienda e del prodotto quando si riconosce in esso attraverso un legame come un’emozione, una sinestesia, innescando una condizione di piacevole equilibrio psicofisico al cui mantenimento tendono gli istinti e le pulsioni umane per natura. Le pulsioni mediano di fatto la decisione d’acquisto e l’ammirazione per l’azienda generando gratificazione e di conseguenza fidelizzazione.

Il concetto di gratificazione è alla base dei processi di comunicazione.

Dopo 30 anni di globalizzazione spinta, c’è un ritorno al patriottismo anche agroalimentare, il consumatore europeo si chiede perché dovrebbe comprare fuori dall’UE riconsiderando il concetto di “economia di autosufficienza”. L’attenzione è verso i prodotti made in Italy, che abbiano un valore aggiunto di territorialità/familiarità, tracciabili, certificati e attenti alle tecniche legate al “new green deal” (Patto Verde europeo è un insieme di iniziative politiche proposte dalla Commissione europea con l'obiettivo generale di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050), cioè che rispondano con misure concrete all’emergenza creata dai cambiamenti climatici. Le aziende devono raccontare e dimostrare la qualità del prodotto e in che modo sono sostenibili e innovative: attraverso un packaging coerente, ecologico e con contenuti di valore culturale; oltre alla comunicazione tecnica del contenuto i consumatori oggi si aspettano la storia del prodotto attraverso uno storytalling (L'arte del raccontare storie impiegata come strategia di comunicazione persuasiva, spec. in ambito politico, economico ed aziendale) emozionale.

Fare cultura in modo sostenibile significa ridurre lo spreco di imballaggi preferendo materiali ecosostenibili e inserendo informazioni in rete, coinvolgendo produttori, retailer (vendita al dettaglio), gdo (grande distribuzione organizzata), consumatori, e tutti gli attori di filiera all’insegna del digitale a servizio della sostenibilità ambientale, economica e sociale a tutto tondo per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Inoltre, collegare il prodotto attraverso l’etichetta al web utilizzando una landing page con i giusti contenuti può fungere da filtro, anticamera o sostituto del sito aziendale, permettendo all’azienda di leggere i movimenti, gli interessi e il comportamento dell’utente attraverso le attività di tracking (tracciamento di dati ) per profilare il cliente. Tutto ciò stabilisce un legame e permette di supportare la strategia di mercato di prodotti esistenti e futuri delineando il miglior prodotto e la miglior comunicazione possibile. 

Rispecchiare le richieste di utenti anche non direttamente alla ricerca del vostro prodotto ma che in maniera “casuale” incappano nel vostro sito cercando contenuti compatibili alla loro ricerca con informazioni che dovranno essere brevi ed esaustive non è semplice perciò è fondamentale affidarsi a professionisti del settore. Grafici, web e content developer (persona che scrive contenuti da pubblicare sui canali digitali) sceglieranno strategie e contenuti “SEO oriented”, ovvero una scelta di stile e confezionamento del testo che punti a ricevere le migliori attenzioni dai motori di ricerca con Keywords che migliorino il posizionamento del sito web rispetto a quello dei competitor (SEO: Search engine optimization). Ecco perché non è consigliabile improvvisarsi e/o copiare contenuti, la verifica del search egines (SEO conosciuto anche come search marketing, è l'insieme delle attività di web marketing svolte per aumentare la visibilità e il posizionamento del sito internet) vanificherebbe i vostri sforzi indicizzandovi in fondo alla classifica di ricerca.

L’agroalimentare è il settore del futuro e sarà il traino per la ripresa economica ma bisogna farsi trovare preparati ascoltando i bisogni dei futuri consumatori, i giovani, che guardano a forme di sostenibilità ambientale, coerenti con nuovi stili di vita più digital e aperti a un’economia di tipo circolare.

 

                                                  Paola Barigelli