In greco Psychè indica sia la farfalla che l'anima.

La simbologia legata ai chirotteri nel Medioevo è assai complessa e attinge a un immaginario fortemente contaminato da diverse tradizioni culturali. L’etimologia di farfalla deriva dal verbo latino for, faris, ovvero parlare.

La vox è, come sosteneva Isidoro di Siviglia nel suo Ethymologicon Magnum, “aeris ictus”, ovvero un battito d’aria, lieve e impalpabile come le ali di una farfalla.

Fragile, imprevedibile, apparentemente priva di linearità, destinata a fuggire velocemente e velocemente morire.

La farfalla notturna poi insegue la luce. Spesso i Padri della Chiesa la interpretano come l’animula vagula blandula, hospes comesque corporis di augustana memoria (l’anima), avvolta nella cieca oscurità della materia e del peccato che di essa si alimenta ma è fortemente attratta dalla luce.

Non è infrequente l’immagine dello spirito che esala dalla bocca del moribondo in veste di una farfalla, cui il demonio tende la posta.

 

 

"Codex Guarnerii"

Angelo Floramo - Paola Barigelli

Guarnerio Editore