Per Jung i simboli sono il linguaggio dell'inconscio e i sogni sono i mezzi attraverso cui comunicano. I simboli sono la chiave per comprendere il mondo spirituale e psicologico.
Nel mondo greco il "simbolon" era la porzione di un oggetto condiviso da due persone, famiglie o comunità che stringevano un patto. Spesso si trattava di un anello o di una tessera in terracotta. Una volta spezzata se ne conservava la metà, come testimonianza e documento dell’accordo stipulato. L’etimologia della parola "symbàllò", ovvero "metto insieme", concentra quindi il significato del termine sulla capacità di far combaciare, collegare, accostare, da cui oggi si intende come simbolo, un’immagine utilizzata per rendere comprensibile un concetto diverso da quello fisicamente raffigurato. Il simbolo quindi è un segno che evoca contenuti particolari. In ambito religioso, per le caratteristiche di semplicità e immediatezza, ha da sempre costituito una modalità di conoscenza molto preziosa adottata per facilitare la comprensione e la diffusione di precetti sacri a tutto il popolo dei fedeli .